Ricerca libera
27-05-2021
VIETATO RUBARE LA SABBIA DEL MARE
Un′attività innocente, a determinate condizioni, può diventare un reato
Nella giornata mondiale della terra parliamo di risorse naturali e della loro fruibilità da parte di tutti. Nella mia tesi di laurea, dedicata al tema, il classico esempio di fatti esigui, innocui e penalmente irrilevanti era proprio questo: l′appropriazione (che non integra furto) di cose di nessuno o di scarso valore come quando si cammina in riva al mare e si raccolgono conchiglie, si colleziona sabbia come souvenir o si arreda casa con rametti levigati dall′acqua e depositati sulla battigia. Ma, oltre certe quantità, si ricade nel delitto di furto aggravato. Il caso deciso in Cassazione. All′alba, sul lungomare, una pattuglia dei Carabinieri intercetta un autocarro in transito, carico di 15 mc di sabbia marina. Il guidatore, fermato per controlli, afferma che il materiale trasportato è costituito in prevalenza da scarti dell′attività di pulitura dell′arenile, appena finita e regolarmente autorizzata; la sabbia pulita è poca. Recatisi sul posto del prelievo segnalato, i militi trovano i suoi due fratelli (uno è il titolare dell′impresa affidataria dei lavori) e due mezzi meccanici industriali impiegati (escavatore in funzione e automezzo adibito al suo trasporto). All′ordine di svuotare il cassone del camion, spontaneamente ammettono che c′è sabbia pulita presa per svolgere lavori edili. I tre sono ritenuti responsabili in concorso, nei tre gradi di giudizio, di furto pluriaggravato perché commesso da più persone e su cose destinate alla pubblica utilità ed esposte alla pubblica fede (per necessità naturale, fatto umano o condizione naturale e originaria). Condanna per ognuno, con le generiche, a 4 mesi di reclusione ed 80 di multa, pena sospesa. Estrarre, prelevare, sottrarre o asportare sabbia o ghiaia dal lido del mare o dal letto di fiumi, o rami e tronchi di faggio siti in zona demaniale, integra furto, a prescindere dal volume asportato, poiché causa danni idrogeologici e lede la fruibilità pubblica dei luoghi; solo per condotte minimamente incidenti, es. asporto di quantità esigue a fini ricreativi, può invocarsi la non punibilità del reato impossibile per mancanza di offensività del fatto. Insomma i beni naturali vanno fortemente tutelati e protetti. Tratto da un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 958 di giovedì 23.05.2019